Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di allenamento non convenzionale — un approccio che rompe gli schemi del fitness tradizionale per riportare il corpo al suo scopo originario: muoversi in modo efficiente, forte e coordinato.
Le fonti più autorevoli lo descrivono come “l’atto di andare contro la norma o lo standard, rompendo gli schemi e muovendosi in modi nuovi, innovativi e più salutari†(Boyle, 2016; Cook, 2010).
1. Filosofia e Obiettivi dell’Allenamento Non Convenzionale
L’obiettivo principale è migliorare la capacità del corpo di gestire autonomamente i movimenti e i sovraccarichi, sviluppando forza reale e resilienza strutturale.
Questo tipo di allenamento — applicato in numerosi sistemi di preparazione funzionale, tra cui discipline come il TACFIT, il functional training o il Clubbell training — mira a migliorare:
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la forza e la massa muscolare in modo armonico;
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la salute delle articolazioni e dei tessuti connettivi;
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la stabilità del core, l’equilibrio e la coordinazione;
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la capacità di reagire a stimoli imprevisti, come avviene nello sport o nella vita quotidiana (Behm & Sale, 1993; McGill, 2010).
La variabilità degli esercizi e degli attrezzi spinge il corpo ad adattarsi continuamente, generando un miglioramento non solo muscolare ma anche neuromotorio.
2. Gli Strumenti Non Convenzionali
Gli attrezzi usati in questo approccio non guidano il movimento, ma lo sfidano.
A differenza delle macchine isotoniche, che stabilizzano e “semplificano†il gesto, gli strumenti non convenzionali richiedono controllo, forza e coordinazione (Keogh et al., 2010).
| Attrezzo | Caratteristiche | Benefici Principali |
|---|---|---|
| Kettlebell | Baricentro decentrato, maniglia singola. | Sviluppa forza esplosiva e stabilità , migliora la coordinazione e la forza veloce (Lake & Lauder, 2012). |
| Clubbell / Macebell | Peso concentrato all’estremità . | Allena la mobilità della spalla, la forza rotazionale e la stabilità di polsi e core (TACFIT Manual, 2020; McGill, 2010). |
| Sandbag | Deformabile, instabile. | Aumenta la forza funzionale e la reattività ; eccellente per la presa e il condizionamento (Ebben et al., 2011). |
| Battle Rope | Corde pesanti e flessibili. | Migliora la resistenza della parte superiore del corpo e il sistema cardiovascolare (Fountaine & Schmidt, 2015; Chen et al., 2018). |
| Anelli / TRX | Instabili e sospesi. | Stimolano controllo, forza stabilizzatrice e propriocezione (Snarr & Esco, 2013). |
| Atlas Stone | Pietra sferica senza presa. | Allena la forza “grezza†e la capacità di gestire carichi irregolari (Hindle et al., 2021; Keogh et al., 2016). |
| Corpo Libero | Nessun attrezzo, solo il peso corporeo. | Migliora coordinazione, equilibrio e agilità ; base per ogni altro tipo di forza. |
3. L’Integrazione con gli Attrezzi Tradizionali
Anche gli strumenti “classici†come bilancieri e manubri possono essere utilizzati in modo non convenzionale.
Nel functional strength training, infatti, non è l’attrezzo a definire la tipologia di lavoro, ma il modo in cui viene usato (Verkhoshansky & Siff, 2011).
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Bilanciere → ideale per allenare forza massimale e potenza. Nel contesto funzionale si privilegiano dischi gommati e gesti dinamici come clean, jerk e snatch (Haff & Triplett, 2015).
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Manubri → consentono un maggior range of motion e stimolano gli stabilizzatori, rendendo l’esercizio più vicino ai gesti sportivi reali (Saeterbakken et al., 2011).
4. Il Clubbell Training: la sintesi dell’allenamento tridimensionale
Tra gli strumenti simbolo dell’allenamento non convenzionale, la Clubbell rappresenta un perfetto equilibrio tra forza, controllo e mobilità .
È un attrezzo antico, reintrodotto in epoca moderna grazie al sistema TACFIT, e costituisce uno degli strumenti più completi per lo sviluppo della forza circolare — una forza che si esprime nei tre piani di movimento e prepara il corpo a gestire carichi asimmetrici e dinamici.
La particolarità biomeccanica della Clubbell è data dalla distribuzione del peso concentrata in punta, che genera un momento torcente continuo. Questo obbliga l’atleta a mantenere stabilità e controllo in ogni fase, sviluppando la capacità di trasferire forza attraverso catene cinetiche integrate (spalle, core, anche).
L’utilizzo sistematico della Clubbell allena:
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stabilità articolare e integrità dei tessuti connettivi;
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forza tridimensionale (rotazioni, swing, cast);
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mobilità attiva e controllo neuromuscolare;
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resilienza articolare, riducendo il rischio di infortuni.
Diversi studi (McGill, 2010; TACFIT Manual, 2020; Wulf & Lewthwaite, 2016) confermano che l’allenamento in condizioni di instabilità e carico asimmetrico migliora l’attivazione del core e la consapevolezza motoria più di molti esercizi convenzionali.
Per completezza, tra le tecnologie moderne si può citare anche il flywheel training, un metodo isoinerziale che genera resistenza attraverso un volano.
È ampiamente utilizzato in ambito sportivo per lo sviluppo della forza eccentrica e la prevenzione degli infortuni (Norrbrand et al., 2010; de Hoyo et al., 2015), ma non è generalmente presente nei centri di allenamento funzionale tradizionali.
5. L’Allenamento Eccentrico e la Prevenzione
L’allenamento eccentrico, anche sottomassimale, induce adattamenti strutturali profondi, come l’aumento della stiffness tendinea e della resistenza muscolare (LaStayo et al., 2014).
Tali benefici si traducono in un corpo più elastico, forte e capace di assorbire meglio le forze d’impatto.
Tuttavia, l’uso improprio o eccessivo di metodiche non convenzionali può aumentare il rischio di affaticamento o infortuni, soprattutto nei soggetti non preparati (Montalvo et al., 2017; Keogh et al., 2016).
Per questo è fondamentale dosare intensità , carico e progressione, adattandoli all’età , all’esperienza e al contesto.
6. L’Arte della Scelta dell’Attrezzo
Nella preparazione atletica moderna, la scelta dell’attrezzo è un’arte che richiede conoscenza e intenzione.
Ogni strumento — dal kettlebell al bilanciere — è solo un mezzo: ciò che conta è il principio di adattamento e l’obiettivo motorio.
Per i giovani atleti, si raccomanda di iniziare con il corpo libero, le fasce elastiche e i carichi leggeri, privilegiando la qualità del movimento rispetto al peso sollevato (Faigenbaum et al., 2009).
Con il tempo, l’introduzione di sovraccarichi liberi e instabili migliora la forza, la coordinazione e la consapevolezza motoria.
7. Conclusione
L’allenamento non convenzionale non è una moda, ma un ritorno alle origini: muoversi come il corpo è progettato per fare.
È un approccio che integra forza, controllo, mobilità e consapevolezza, offrendo risultati reali sul piano della performance e della salute.
In un mondo dove il fitness spesso si riduce a numeri e macchine, questo tipo di allenamento ci ricorda che la vera potenza nasce dalla connessione tra movimento, corpo e mente.
Fonti principali
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Behm DG, Sale DG. (1993). Velocity specificity of resistance training. Sports Med, 15(6):374–388.
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Boyle M. (2016). New Functional Training for Sports. Human Kinetics.
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Chen WH et al. (2018). Eight-week battle rope training improves multiple physical fitness dimensions. J Strength Cond Res, 32(10):2713–2722.
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Cook G. (2010). Movement: Functional Movement Systems. On Target Publications.
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de Hoyo M et al. (2015). In-season eccentric-overload training in soccer players. J Strength Cond Res, 29(11):3193–3203.
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Faigenbaum AD et al. (2009). Youth resistance training: updated position statement. J Strength Cond Res.
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Fountaine CJ, Schmidt BJ. (2015). Metabolic cost of rope training. J Strength Cond Res, 29(5):1186–1195.
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Haff GG, Triplett NT (eds.). (2015). Essentials of Strength Training and Conditioning. Human Kinetics.
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Hindle BR et al. (2021). Biomechanical characteristics of the strongman atlas stone lift. PeerJ, 9:e12066.
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Keogh JWL et al. (2010). A review of the biomechanical benefits of free-weight resistance training. Sports Med.
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Keogh JWL et al. (2016). Injury epidemiology in strength sports: a systematic review. Sports Med, 47(3):479–501.
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Lake JP, Lauder MA. (2012). Kettlebell swing training improves maximal and explosive strength. J Strength Cond Res, 26(8):2228–2233.
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LaStayo PC et al. (2014). Eccentric exercise: mechanisms and adaptation. Exerc Sport Sci Rev, 42(4):169–178.
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McGill S. (2010). Ultimate Back Fitness and Performance. Backfitpro.
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Montalvo AM et al. (2017). Injury epidemiology and risk factors in CrossFit athletes. Orthop J Sports Med, 5(11):2325967117739807.
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Norrbrand L et al. (2010). Flywheel resistance training calls for greater eccentric muscle activation. J Appl Physiol.
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Saeterbakken AH et al. (2011). 1-RM and EMG across Smith, barbell and dumbbell chest press. J Strength Cond Res, 25(8):2368–2376.
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Snarr RL, Esco MR. (2013). EMG comparison of traditional vs suspension push-ups. J Hum Kinet, 39:75–83.
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TACFIT Manual. (2020). Official TACFIT 26 System Manual.
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Verkhoshansky Y, Siff M. (2011). Supertraining. Verkhoshansky SSTM.
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Wulf G, Lewthwaite R. (2016). Optimizing performance through intrinsic motivation and attention for learning. Psychon Bull Rev, 23:1382–1414.